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martedì 22 novembre 2011

COSE CHE GLI ASPIRANTI SCRITTORI FAREBBERO MEGLIO A NON FARE MA CHE INVECE FANNO | Cristiano Armati distilla sotto forma di consigli la sua personale esperienza maturata tra carta e inchiostro

Martedì 22 novembre 2011 ore 18:00, presso gli spazi della libreria San Paolo di Napoli, in Via A. De Pretis n. 52/60, Cristiano Armati presenta "COSE CHE GLI ASPIRANTI SCRITTORI FAREBBERO MEGLIO A NON FARE MA CHE INVECE FANNO", un manuale indispensabile per chi desidera rapportarsi con una casa editrici, ma anche una satira sull'industria editoriale.

Ci sono libri che parlano d’amore. Altri che offrono al lettore la possibilità di risolvere un oscuro mistero. Altri ancora che consentono a chi legge di «vedere» luoghi mai visitati di persona… Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno affronta tutti questi temi. L’amore di cui si parla, naturalmente, è quello per i libri, l’oscuro mistero offerto sotto forma di giallo coincide con il meccanismo che consente a un manoscritto di arrivare alla pubblicazione mentre, i luoghi affrontati dalla narrazione, sono gli ambienti di una casa editrice: le scrivanie dei redattori, i telefoni degli uffici stampa, i carrelli dei magazzinieri e, in modo particolare, i modi di agire e di pensare di tutti coloro che, giorno dopo giorno, affollano la stanza di un editor (per mezzo di mail, telefonate, plichi raccomandati, messaggi su facebook e visite personali) per perorare la causa della stampa di un libro. 
Scritto pensando a tutti coloro che sognano di scalare le classifiche dei best seller o che, più semplicemente, desiderano scoprire cosa si nasconde dietro le quinte del lavoro di un editore, Cose che gli aspiranti scrittori farebbero meglio a non fare ma che invece fanno distilla sotto forma di consigli l’esperienza di una vita vissuta tra la carta e l’inchiostro, il frastuono delle macchine tipografiche e gli spietati rendiconti dei librai. 
Il risultato è un manuale indispensabile per chi desidera rapportarsi in modo corretto con una casa editrice, ma anche una satira impietosa che affronta i meccanismi dell’industria editoriale per prendere di mira i vizi e i malcostumi che si annidano in ogni settore della vita quotidiana.


Cristiano Armati. È nato nel 1974 a Roma, città dove vive e dove scrive. Tra le sue pubblicazioni, il romanzo Rospi acidi e baci con la lingua (2007), le raccolte di racconti La mattina dopo (2004) e Roma noir (2009) e i saggi Roma criminale (2005), Italia criminale (2006) e Cuori rossi (2008). Impegnato nell’industria editoriale dal 1999, ha lavorato per Coniglio Editore, Newton Compton e Castelvecchi. 
Il suo blog è www.armati.splinder.com


1 commento:

  1. Si parla sempre e solo di aspiranti scrittori come se solo chi scrive romanzi posso essere deifinito scrittore ma chi vuole fare il giornalista non è uno scrittore anch'egli? non ci sono consigli utili ? cosa bisogna fare ? a parte buttarsi su ogni occasione data per scrivere http://www.tizianomotti.com/

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