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mercoledì 9 novembre 2011

OMAGGIO AD ALDA MERINI | A Ferrara con le figlie Emanuela e Barbara Carniti


Sabato 3 dicembre 2011, dalle ore 18 alle ore 21:00, presso il Palazzo della Racchetta di Ferrara, in Via Vaspergolo n. 6, si terrà un evento unico, dedicato alla scrittrice e poetessa Alda Merini, a cura dell’ ASSOCIAZIONE LAURETANA.
L’evento si svilupperà in forma di spettacolo letterario, musicale e culturale, con la presenza delle figlie di Alda Merini “Barbara ed Emanuela Carniti”.
Gli autori che interverranno:
Nunzio Buono, Daniela Cattani Rusich, Maria Grazia Vai, Italo Zingoni e Alessio Carlini.
Durante la serata si esibiranno artisti di forte calibro come Adriano Brunelli ed il maestro Riccardo Stuly Manzoli.
La danzatrice Beatrice Mezzetta si esibirà nei balli dell'anima. Saranno presenti personaggi illustri della cultura e dello spettacolo, Tv, stampa, critici letterari ed artistici.

IN CONCOMITANZA DELL'EVENTO "OMAGGIO AD ALDA MERINI":
DE APOCALYPSI CORPORIS DI ALDA GAZZONI E LUCIO LAI


Apocalisse non identifica la fine ma la rivelazione di qualcosa che è nascosto.
L’Apocalisse è un atto delicato spinto dalla forte volontà di togliere il velo che nasconde la verità.
È un atto catartico che svela il Corpo, la verità più certa che abbiamo in questa vita.
La crisi, cioè rottura, che ne deriva è un cambiamento violento e radicale: la Coscienza.
La coscienza è la morte dell’approssimazione e della cecità data da un velo, spesso di labile consistenza.
La realtà è così fragile da non aver bisogno di una coltre pesante per essere celata.
La coscienza del corpo, di ciò che siamo, l’atto del vederlo, rappresenta una fase sconvolgente.
L’avvento della conoscenza ci rende prima forti, del potere della conoscenza e con questo, deboli della coscienza di essere piccoli e di intuire qualcosa oltre il corpo.
La coscienza del corpo ci porta oltre il visibile. Essere coscienti del corpo ci porta innanzi al ponte della percezione dell’oltre.
Sapere la concretezza di un corpo fa assottigliare lo stesso fino a sublimarlo, non a dimenticarlo, è l’atto naturare dello svelare la verità: la verità è un corpo che esso stesso stimola la ricerca dell’oltre, con schizzi e graffi della forma di questa chiave.
Scoprire il corpo, la verità è quindi morire e rinascere. Il velo nasconde un segreto; quando viene tolto, l’illusione chiamata segreto si sgretola e prende il nome di verità, realtà, la quale non accetta la stasi nell’estasi della scoperta perché la porta di una nuova percezione si è aperta.
La morte, in fine, è un momento di passaggio, non la fine assoluta, è la fine di una cosa sola, non di tutte le cose. E in questo senso la morte e la coscienza danzano sulla curva del connubio.


Via Vaspergolo, 6 | FERRARA
info@palazzodellaracchetta.it


ASSOCIAZIONE LAURETANA
Via Lucrezia Borgia, 13/A | FERRARA
Responsabile Dott.ssa Eleonora Belletti | Lauretana.associazione@gmail.com

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