STAY COOL. BE SOCIAL.

venerdì 26 aprile 2013

CHIAMATA ALLE ARTI IS BACK | Con l'iniziativa "Nice to meet you" la Marina di Siracusa per un mese sarà invasa da Arte, Musica, Cibo e tanto divertimento

Al via la seconda edizione di chiamata alle arti, evento che già l'anno scorso in primavera aprì le porte alla bella stagione con un ricco calendario di eventi. Quest'anno, “Nice to meet you”, titolo scelto dagli ideatori Enzo Bauso e Davide Bramante, apre i battenti a maggio e propone un programma che si distribuirà lungo tutto il mese; l’evento impegnerà artisti, cittadini, turisti e appassionati d’arte contemporanea, musica, cibo e divertimento, per quattro week end consecutivi, dalle dieci del mattino f...ino alla mezzanotte. “Nice to meet you”, per la sua seconda edizione, prende a modello un noto film, “Dogville” e lo ambienta alla Marina di Siracusa, identificando tale sito quale punto cardine, una sorta di cerniera tra la città e i turisti che approdano, per la prima volta, nella nostra cittadina. Tema portante di “Nice to meet you” è pertanto l'accoglienza, l’ospitalità, il “welcome” a quanti giungono in città per ammirare e godere delle sue bellezze.
IN COSA CONSISTE “Nice to meet you”: il tema dell'accoglienza si fonderà sulla costruzione in pianta (questa verrà disegnata o realizzata con materiale leggero facilmente asportabile e che non danneggia l'ambiente) di una immensa casa. Ogni artista sceglierà una stanza e realizzerà, nel corso delle otto giornate, ciò che più lo aggrada, preoccupandosi di accogliere, in primis, i suoi spettatori e/o visitatori.
Ogni artista pertanto, dopo aver scelto la tipologia di intervento – “Nice to meet you” non pone limiti, potete mettere musica, preparare una torta, dipingere o fare una performance - porterà con sé una sedia, una poltroncina o un divanetto e li collocherà nella sua stanza, per fare accomodare e mettere a proprio agio gli ospiti.
“Nice to meet you” è dunque una installazione immensa, una opera d'arte che vive e si alimenta grazie alla presenza dei suoi spettatori e di tutta la famiglia che popola la grande casa a cielo aperto.
COSA VUOLE FARE NICE TO MEET YOU: vuole ricordare a tutti che senza arte non si può "campare", vuole ricordare a chi non lo sapesse o facesse finta di non saperlo che a Siracusa servono interventi per valorizzare la cultura, perché di questo la nostra città potrebbe vivere.
Vuole infine ricordare, a chi di dovere, che la Marina, ingessata e imbalsamata dal cemento, è uno scempio.
Nice to meet you vi aspetta.
Noi di Nice to meet you vi aspettiamo, tutti.

mercoledì 24 aprile 2013

Investire su internet: 4 buoni motivi per farlo in tempo di crisi.

Steve Jobs (il creatore di Apple per intenderci), in uno dei suoi indimenticabili discorsi disse: “Investire in pubblicità in tempo di crisi è come costruirsi le ali mentre gli altri precipitano”.
 
E aveva ragione.
Non è un caso infatti, se le sue parole tornano sempre più spesso nei discorsi di tanti miei clienti. Clienti che, nonostante la crisi, hanno deciso di investire, di promuovere la propria azienda, di valorizzarla e di far conoscere al mondo intero la propria competenza, spesso raggiunta in anni e anni di duro lavoro.
Il risultato? Nessuno e sottolineo, nessuno di loro è mai voluto tornare indietro.Siamo tutti d’accordo nel dire che questo è un momento critico, che non ci sono soldi e che è tutto molto difficile, ma convieni con me nel credere che bisogna giocarsi al meglio tutte le carte! In fondo, qual è l’alterativa?
L’alternativa è stare dalla parte di chi non fa nulla per farsi conoscere, di chi non comunica con i propri clienti, di chi ha la presunzione di credere che le fortune del passato possano durare in eterno… Fortunatamente questo non è il caso delle PMI italiane e sicuramente anche tu, caro imprenditore, hai già scelto da che parte stare. E allora veniamo subito a noi.
Se stai leggendo questo articolo è perché anche tu vuoi promuovere la tua azienda, valorizzare i tuoi prodotti e aumentare le tue vendite. Ho indovinato? Allora la strada che devi percorrere è una sola: investire su internet.
 
E ti spiego subito il perché:
 
1. Internet è il mezzo pubblicitario preferito dalle PMI (Tu non puoi essere da meno).
Negli ultimi mesi, le piccole e medie imprese che hanno investito in pubblicità sul web sono aumentate del 28% e il dato è in continua crescita. È vero, questo a te non interessa, tu preferisci sapere quante sono le persone che usano il web per cercare il tuo prodotto.
E allora ti chiedo, perché secondo te, gli imprenditori preferiscono investire su internet piuttosto che in radio, tv o stampa? Naturalmente perché hanno capito che è proprio sul web che si gioca la partita più emozionante! Infatti…
 
2. Oltre un miliardo di persone navigano online (E se fossero tutti potenziali clienti?).
Il numero è impressionante eppure, dati alla mano, questo è ciò che confermano gli esperti del settore. Miliardi di persone che giocano, usano i social network, scambiano e-mail, si tengono aggiornati, lavorano, ma soprattutto cercano. Eh si, cercano!
Sarai stupito infatti, nel sapere che il 90% dei clienti cerca sul web il prodotto o servizio che intende acquistare! Questo significa solo una cosa: che 9 utenti su 10 stanno cercando su Google proprio il tuo prodotto, ma non riescono a trovarlo. E tu che pensavi di aver perso i tuoi clienti.. Non è affatto cosi! I tuoi clienti ci sono ancora, solo che hanno cambiato le loro abitudini di consumo.
E allora cosa aspetti? Per promuovere la tua azienda, devi investire su internet, creare il tuo sito web, preparare la tua strategia di e-mail marketing, acquistare spazi pubblicitari e riprenderti il posto che ti spetta!
 
3. Con internet puoi conquistare i tuoi clienti in dieci secondi (E aumentare il fatturato!).
Ho appena detto che tantissimi potenziali clienti cercano il tuo prodotto su internet. Ma sfatiamo un luogo comune: per conquistarli non basta certo possedere un sito web qualsiasi.
Fare pubblicità su internet permette di trovare nuovi clienti, aumentare le vendite e promuovere la propria azienda, ma ad una condizione: il tuo sito, i tuoi annunci e la tua offerta commerciale devono essere ben visibili e catturare l’attenzione dell’utente. Devi dargli esattamente ciò che sta cercando e lo devi fare in pochissimo tempo.
Il popolo di internet è frenetico e se non trova subito ciò che vuole, ti abbandona per curiosare tra i prodotti dei tuoi concorrenti!
Fai in modo che il tuo sito internet sia ben posizionato sui motori di ricerca, che i tuoi annunci pubblicitari su Google siano prima di tutti gli altri e che ciò che proponi sia davvero interessante. Se saprai dare ai tuoi clienti ció che cercano, ti basteranno pochi secondi per convincerli!  
 
4. Sul web ascolti e parli con i tuoi clienti (Conosci altri modi per diventare loro amico?).
Oggi si sa, non si può più puntare sul prodotto. Se vendi ad un prezzo basso c’è chi venderà ad un prezzo più stracciato; se vendi perché hai un prodotto di design, qualcuno imiterà le tue idee.
Per fare il salto di qualità devi vendere emozioni. I tuoi clienti compreranno da te perché condividono i tuoi valori e lo stile di vita che i tuoi prodotti raccontano. Perchè internet ti può aiutare?
Ancora non lo sai, ma hai tra le mani uno scrigno del tesoro; il web è l’unico mezzo di comunicazione che ti permette di diventare amico dei tuoi clienti. Internet ti permette di comunicare con loro, di giocare, di ascoltarli, di coinvolgerli e far vivere loro esperienze emozionanti.  
 
Usa i social network, crea un blog aziendale, fai in modo che il tuo sito internet sia interattivo.
 
Impara a parlare la stessa lingua dei tuoi clienti-utenti e li avrai conquistati per sempre!  
 
Coraggio, diventa lo Steve Jobs di domani, metti le ali alla tua azienda!
 
 

venerdì 19 aprile 2013

CIRCUITI DINAMICI | A Milano la mostra conclusiva del V Ciclo di mostre collettive per giovani artisti della serie Circuiti Dinamici promosse dall’Associazione Circuiti Dinamici già Circolo Culturale Bertolt Brecht e curate da StatArt


Associazione Circuiti Dinamici e StatArt presentano:

Circuiti Dinamici


Dal 22 Aprile al 9 Maggio 2013

Presso:

Associazione Circuiti Dinamici

Via Giovanola 19-21/C - Milano

 

Inaugurazione:

22 Aprile 2013 h. 19.00

Ingresso gratuito

 

Il 22 Aprile si inaugurà la mostra conclusiva del V Ciclo di mostre collettive per giovani artisti della serie Circuiti Dinamici promosse dallAssociazione Circuiti Dinamici già Circolo Culturale Bertolt Brecht e curate da StatArt, che vede come protagonisti: Marco Davide Battimiello, Emanuele Fossati, Elisa Rescaldani, Daniele Fortuna.
Come per i cicli precedenti, si è pensato di affiancare ai giovani artisti due over 35 al fine di creare un confronto e aprire un dialogo tra le diverse generazioni: Annamaria Targher e Claudia Margadonna.
 
Il 22 Aprile sarà una duplice serata, costituita da un intercambio unico dove saranno presenti tutti gli artisti partecipanti del V Ciclo di Circuiti Dinamici confermando la volontà dell’Associzione di rendere tangile il continuo scambio culturale che caratterizza questo progetto.
L’inaugurazione, infatti, sarà affiancata al finissage della prima esposizione con una selezione delle opere di: Marialuisa Angeletti, Agostino Bergo, Pietro Dente, Luca Galvani, Giuliano Giagheddu, Sabrina Mazzuoli, Umberto Ruggieri e Matteo Suffritti.
Cronache dall'imbuto, tecnica mista su carta A4

Margadonna claudia marina, 2012 acrilico su tela cm50x47

 Visioni artistiche, percorsi personali ed esperienze professionali diversificate animeranno gli spazi di Via Giovanola 19-21/C, rendendo accessibile un’offerta culturale a un pubblico partecipe e sostenitore dell’arte emergente.
 
Presentazione a cura di Claudia Bonandrini.Testo critico a cura di StatArt (Daniela Pacchiana e Jessica Paolillo)
 

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Circuiti Dinamici
Dal 22 Aprile al 9 Maggio 2013
Presso:
Associazione Circuiti Dinamici
Via Giovanola 19-21/C Milano
 
Inaugurazione:
22 Aprile 2013 h. 19.00
Ingresso gratuito
 
Associazione Circuiti Dinamici è aperta dal Martedì al Giovedì dalle ore 16 alle ore 18.

Contatto
Associazione: bertoltbrecht@teletu.it 339-7908472

mercoledì 17 aprile 2013

L’arte è un romanzo. La straordinaria storia delle parole | A Perugia l'esposizione curata da Luca Beatrice racconta le correlazioni esistenti tra l’universo della scrittura e il mondo dell’arte contemporanea.


La mostra “L’arte è un romanzo. La straordinaria storia delle parole che diventano immagini” racconta le correlazioni esistenti tra l’universo della scrittura e il mondo dell’arte contemporanea.

L’esposizione è curata da Luca Beatrice, promossa dal Comune di Perugia e Regione dell’Umbria, in collaborazione con il Festival Internazionale del Giornalismo (Perugia, 24-28 aprile 2013), il Circolo dei lettori della città di Perugia e il Circolo dei lettori della città di Torino.

Il percorso espositivo è allestito a Palazzo della Penna (dal 24 aprile al 1 settembre 2013 -  lunedì/domenica 10.00-13.30/15.00-18.00) e si snoda lungo le quindici sale disposte sui due piani del museo.

Più di sessanta le opere di artisti italiani e stranieri presenti in mostra, caratterizzate da un’eterogeneità dei linguaggi espressivi: dalla pittura alla fotografia, dall’installazione alla scultura, dall’illustrazione a oggetti di design che portano la firma di architetti di fama internazionale.

Peculiarità della mostra è il coinvolgimento del pubblico che ha partecipato alla scelta delle opere, invitato a segnalare attraverso il sito del Circolo dei Lettori di Perugia (www.perugiacircolodeilettori.it) e i social network dedicati (facebook, twitter, pinterest), quali libri del Novecento siano meritevoli di essere ricordati.

 
L’arte è un romanzo racconterà dunque “la straordinaria storia delle parole che diventano immagini” dipanandosi come un gioco all’interno dei generi letterari del ‘900 e di questa prima parte di terzo millennio nel tentativo di rispondere alla seguente domanda: come possono le immagini visualizzare quelle parole e quelle frasi che si sono impresse nella memoria individuale, contribuendo alla formazione culturale di ciascuno di noi?

I quadri le sculture, le fotografie, le illustrazioni, i video e le sequenze di film, ma anche gli oggetti di design e i brani musicali racconteranno questo affascinante percorso che potrà essere completato dallo sguardo attento e complice del visitatore.



La mostra segue un percorso ideale che, grazie ad un allestimento coinvolgente ed emozionale, mette in evidenzi differenti interpretazioni dell’idea del libro: dalla visione di oggetto/simulacro - Schedario, 1967 di Ugo Nespolo – alla rilettura in chiave personale – i frontespizi “autostoricizzati” di Guglielmo Achille Cavellini – dalla correlazione con il dato storico – Costituzione cancellata di Emilio Isgrò - fino a lavori dove il romanzo è sintetizzato nella rappresentazione della parola scritta e del solo segno grafico, ovvero la punteggiatura, in “Proposizione: Particolare”, 1990 di Maurizio Arcangeli.

Sono presenti alcuni focus su scrittori simbolo: Primo Levi, evocato con un lavoro di piccole dimensioni di Fabio Mauri del 1971 e con la tela Noi non siamo gli ultimi, 1971 di Zoran Music, e Pier Paolo Pasolini, ritratto nelle fotografie di Elisabetta Catalano e Sandro Becchetti, raccontato attraverso l’installazione di Alfredo Jaar, ispirata al film Mamma Roma e il video di Cerith Wyn Evans, Fire work Text, 1999, girato sulla spiaggia di Ostia, esattamente nel luogo in cui venne ucciso.

La narrazione prosegue, al secondo piano del Palazzo della Penna, attraverso alcuni tra i generi

letterari più amati.

Ci s’immerge nell’atmosfera della fantascienza, rievocata in Carte Noire, 1999 di Giulio Paolini e nelle copertine di Urania di Karel Thole, per arrivare al libro di viaggio, inteso sia nello spirito “on the road” con le tavole di Hugo Pratt, Corto Maltese in Cordoba, 1989 e la fotografia di Dennis Oppenheim Reading Position for Second Degree Burn, 1979, sia come nostalgica ricerca del sé nella lontananza, da Shirin Neshat Games of Desire, 2009.

Ampio spazio è poi dedicato alle ambientazioni brumose di Milano, città letteraria per eccellenza e sede della maggiori case editrici del XX secolo in Italia, con i Gialli Mondadori disegnati da Carlo Jacono e gli enigmaticidipinti di Emilio Tadini, grandepittore ma anche scrittore, poeta e fine giornalista.

Il percorso continua con il romanzo d’amore e di sesso - Poema a fumetti, 1969 di Dino Buzzati e i disegni di Valentina di Guido Crepax – un omaggio al mondo dell'infanzia con l’opera dell’artista spagnola Pilar Albarracìn, El Asno, 2010, e i libri di Bruno Munari ideati per i più piccoli, da Disegnare un albero, 1978 a Favola delle Favole, 1994.

In un ideale cortocircuito, la mostra si chiude con opere che riprendono il libro oggetto, Claudio Parmiggiani, Parla anche tu, 2005 e Mario Dellavedova, Storie di emozioni, 1998-2000.

La mostra è corredata da catalogo bilingue (italiano/inglese) curato da Luca Beatrice, pubblicato da Silvana Editoriale.

 



Questa la lista completa degli artisti presenti in mostra:

Pilar Albarracìn, Franco Albini, Maddalena Ambrosio, Maurizio Arcangeli, Stefano Arienti, Dino

Buzzati, Alessandra Baldoni, Nanni Balestrini, Sandro Becchetti, Bertozzi&Casoni, Sauro Cardinali, Achille Castiglioni, Elisabetta Catalano, Guglielmo Achille Cavellini, Joe Colombo, Guglielmo Castelli, Sarah Ciracì, Clegg&Guttmann, Guido Crepax, Mario Dellavedova, Cerith Wyn Evans, Lawrence Ferlinghetti, Gianni Berengo Gardin, Alberto Giacometti, Giuliano Giuman, Meri Gorni, Ryan Heshka, Candida Höfer, Emilio Isgrò, Alfredo Jaar, Carlo Jacono, Massimo Kaufmann, Richard Kern, Joseph Kosuth, Maria Lai, Ketty La Rocca, Nicus Lucà, Milo Manara, Vico Magistretti, Masbedo, Fabio Mauri, Bruno Munari, Zoran Music, Maurizio Nannucci, Ugo Nespolo, Shirin Neshat, Lori Nix, Dennis Oppenheim, Claudio Parmiggiani, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Tullio Pericoli, Marco Petrus, Hugo Pratt, Nicolas Rule, Salvo, Maurizio Savini, Ettore Sottsass, Emilio Tadini, Marco Tamburro, Karel Thole, Ben Vautier, Vedovamazzei, Walter Valentini, Giuseppe Veneziano, Andy Warhol.

CON QUELLA FACCIA DA STRANIERA. Il viaggio di Maria Occhipinti | Menzione speciale al documentario di Luca Scivoletto alla 12ma edizione del RIFF - Rome Independent Film Festival.

Il documentario di Luca Scivoletto “Con quella faccia da straniera. Il viaggio di Maria Occhipinti” ha vinto la Menzione Speciale Documentari Italiani alla 12ma edizione del RIFF - Rome Independent Film Festival.
 
Già accolto con entusiasimo dal pubblico del Festival in occasione della sua proiezione lo scorso 6 aprile, il documentario di Scivoletto è stato salutato con favore anche dalla Giuria del Festival, composta da Christian Carmosino, Emma Rossi Landi e Wilma Labate, che lo ha premiato nel corso della serata conclusiva del Festival con la seguente motivazione:
Utilizzando con grande sensibilità il modello classico del documentario biografico, coinvolge per l'efficacia nel raccontare una donna forte, contemporanea, partigiana e libera”.
 
Con quella faccia da straniera racconta la vita della ribelle siciliana Maria Occhipinti (1921-1996). Comunista, poi anarchica, antesignana del femminismo, pacifista, apolide per necessità, la Occhipinti lega il suo destino ai fatti del “Non si parte” scoppiati a Ragusa nel ’45 dopo la nuova coscrizione. Incinta di cinque mesi, non esita a gettarsi davanti alle ruote di un camion militare per bloccare il rastrellamento dei giovani renitenti alla leva. Per questa plateale protesta sarà incarcerata, confinata, schedata a vita dalla polizia come sovversiva, condannata senza appello dalla famiglia e dal Partito Comunista. Costretta a lasciare la Sicilia e girare per il mondo insieme a sua figlia, tornerà nella sua Ragusa ormai anziana, dopo aver scritto due intensi romanzi autobiografici, “Una donna di Ragusa” e “Una donna libera”.

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INFO & CONTATTI:
Contatti Produzione Pinup:    +39 3287813623    info@pinupfilmaking.com
Sito ufficiale del documentario: www.pinupfilmaking.com/mariaocchipinti
Trailer del Documentario: www.youtube.com/watch?v=aRdrXDZwrh4


lunedì 15 aprile 2013

InCorpore(o) | Alla Galleria PUNTO SULL’ARTE di Varese la tripla personale, curata da Alessandra Redaelli


Si inaugura sabato 20 aprile dalle ore 18.00 alle 21.00 presso la Galleria PUNTO SULL’ARTE di Varese la mostra intitolata InCorpore(o).

La tripla personale, curata da Alessandra Redaelli, mette in scena fino a sabato 8  giugno un lungo viaggio intorno all’uomo. I tre artisti presentati, i pittori ALBERTO MAGNANI e PAUL KAMINSKI e il giovane scultore DAVIDE BALOSSI, attraverso i loro diversi linguaggi e temperamenti – per certi versi apparentemente antitetici – si ritrovano ad essere le tre voci narranti di uno stesso affascinante racconto. “Perché l’uomo è figura tridimensionale, certo, è corpo. Ma non solo. E’ anche il contenuto volatile e sfuggente della sua mente, fatto di associazioni personalissime e tuttavia codificate in un linguaggio di simboli e rimandi che da Freud in poi è diventato in qualche modo universale e universalmente accettato. E poi l’uomo è anche ciò che tocca, che con il suo tocco modifica, ciò che lo identifica e lo definisce. E ciò a cui, con il suo corpo, dà forma, come accade con l’abito.” Scrive in catalogo Alessandra Redaelli.

DAVIDE BALOSSI: Corpi scolpiti, solidi, quasi assertivi nel loro imporcisi così, frontali, a grandezza reale. Sculture di donne coinvolgenti e sfuggenti allo stesso tempo. I loro occhi sono chiusi, abbassati, oppure fissano ieratici un punto lontano. Figure sinuose realizzate in legno, materiale che Davide Balossi ama e padroneggia con una maestria sbalorditiva. Le sue ragazze sono malinconiche e portano scolpiti nei loro corpi morbidi i segni delle emozioni e delle sofferenze. I loro abiti, ottenuti incollando i trucioli uno per uno, sono capolavori di virtuosismo. – Nasce nel 1979 a Merate. Fin da bambino ama il disegno e dimostra un’attitudine particolare per i lavori manuali e la creatività, in particolare per la lavorazione del legno. Dopo aver conseguito la maturità di Geometra e aver seguito un corso di Interior Design, nel 2005 si iscrive alla Scuola Professionale di Scultura in Legno e segue i corsi serali all’Istituto d’Arte a Ortisei. Nel 2008 consegue il titolo di Scultore in Legno. Partecipa a numerosi concorsi e mostre personali e collettive in Italia. Vive e lavora a Brivio, Lecco.

PAUL KAMINSKI: Dipinti vibranti, luminosi, costruiti per trasparenze e piani pericolanti, sempre in bilico tra immagine onirica e visione reale. E’ una realtà sospesa quella che Paul Kaminski ci racconta. I suoi dipinti parlano di anima, spirito e psiche. Istinto e pulsione guidano il gesto nervoso della pennellata.  L’atto del dipingere è deciso e immediato, come se da un certo punto della creazione in poi fosse il pennello a guidare la mano e non viceversa, in una sorta di apparentamento con la pittura automatica dei Surrealisti. Lo stesso artista definisce i suoi lavori astratti come “poesie”, e come “romanzi” quelli figurativi. – Nasce nel 1961 a Karaganda, Kazakistan. Dal 1982 al 1992 frequenta lo studio del Maestro Valentin Golod. Nel 1993 si trasferisce a Wolfsburg, in Germania, dove insegna pittura e cura progetti per migliorare la città. Realizza più di venti mostre personali in Germania, numerose esposizioni in Svizzera, Francia, Russia, Belgio, Repubblica Ceca, Olanda, e Fiere in tutta Europa e in Australia. Vive e lavora a Wolfsburg, in Germania.

ALBERTO MAGNANI: Un unico, inesauribile e sempre nuovissimo tema: l’abbigliamento. Per Magnani l’abito rappresenta il simbolo assoluto dell’umanità. Se gli oggetti che ritrae sono per lo più appannaggio maschile non è per ragioni sessiste, ma perché nulla come la camicia o la cravatta incarna un senso di eleganza universale e senza tempo. Sceglie colori timbrici e cristallini: viola, cremisi, gialli, azzurri e verdi. Solidi e smaltati, mai sporcati nemmeno dall’idea di una terra. Anni di esperienza negli Stati Uniti e una proficua vicinanza alla Pop Art gli hanno dato l’occasione di regalare a quel movimento qualcosa che non possedeva: un’anima. Nella spettacolare serie degli indumenti l’uomo è perennemente presente, come un’impronta, una memoria o come un’evocazione. – Nasce nel 1945 ad Arborea (Oristano). Si diploma al Liceo Artistico di Brera a Milano nel 1965 e nel 1974 visita per la prima volta gli Stati Uniti. Negli anni Ottanta alterna lunghe permanenze di lavoro a New York con frequenti soste nella sua casa studio di Induno Olona. Ha realizzato numerose mostre in Italia, Europa e Stati Uniti e ha contribuito a progetti di grafica editoriale. Vive e lavora a Cazzago Brabbia (Varese).

Completa la mostra un catalogo con testi critici di Alessandra Redaelli
 

Per ricevere ulteriori informazioni e immagini rivolgersi a:
Giulia Stabilini | Galleria PUNTO SULL’ARTE | 0332 320990 | info@puntosullarte.it
 
PUNTO SULL'ARTE
di Sofia Macchi
Viale Sant'Antonio 59/61
21100 Varese (VA) - ITALY
Phone: + 39 0332 32 09 90
Mobile: + 39 366 26 40 256
Mail: info@puntosullarte.it

 

sabato 13 aprile 2013

FOOD ADDICTION | Ad Arte Accessibile Milano è di scena l'eccellenza della enogastronomia con il progetto "I Love Ostrica"

Negli ultimi anni una nuova tendenza inizia a farsi spazio in maniera preponderante nella realtà di tutti i giorni: il cibo. Cibo come cultura a tratti di nicchia e di lusso.
Siamo attratti dal cibo non più per il fine di nutrire la nostra fame, ma per una fame diversa quasi atavica. Siamo attratti dal cibo perché a che fare con la nostra identità, ed è una delle poche cose al mondo che trascende la nostra umanità.
Oggi,sempre più spesso,ci troviamo di fronte piatti belli ma senza sapore. La ricerca del l'elemento estetico del piatto vince sulla conoscenza della modalità della produzione di esso, andando a disperdere la memoria del gusto del cibo,finendo così per consumare cibi senza emozione. Diventiamo così tutti consumatori di cibo data l'inconsapevolezza con cui ci approcciamo verso ciò di cui ci nutriamo. Nasce così l'esigenza di una cultura del cibo e del vino che non è' solo mangiare bene ma è' più legata all'origine e alla trasformazione.

Nato da un idea di Mariella Casile e Santi logoteta Food Addiction che guarda al cibo come una nuova forma d'arte dedica uno spazio ai produttori enogastronomici che sono una figura fondamentale, in quanto sono loro che determinano il giro di giostra della ristorazione. Critici, chef, sommelier, maître, senza di loro sono completi a metà. Il cliente, anche quello meno esigente, oggi e' alla ricerca dell'esperienza gastronomica. Tutti vogliono cibi e vini che abbiano una storia, un terroir specifico, insomma che vengano da un posto identificabile, un posto dove poter andare per respirare, mangiare e bere.
Così Foodaddiction che si pone come una nuova tendenza, in una Fiera che sin dalla sua prima edizione si è' sempre distinta per innovazione e ricerca di nuovi trend, legando il sapore gastronomico ad esperienze tutt'altro che effimere.


In anteprima per Untitled Magazine l'intervista a Luca Nicoli che presenterà domenica 14 aprile 2013 il progetto "I love Ostrica"


Da quanto tempo esiste la realtà Piazzetta del Pesce?

La Piazzetta del Pesce nasce dalla passione decennale del suo fondatore per i prodotti del mare. Da tempo si è consolidata a livello nazionale come punto di riferimento per chi ama pesce freschissimo di prima qualità, ma anche per tutti coloro che vogliono scoprire eventi originali all'insegna della cucina naturale interamente basata su ostriche, crudité, prodotti ricercati e spesso difficili da trovare sul mercato. (da quanti anni sei attivo? Se vuoi puoi inserirlo)

 
Cosa produce?

La Piazzetta del Pesce fornisce primizie appena pescate in porti rigorosamente selezionati. Ogni giorno seleziona il miglior pescato, rispettando i criteri della pesca sostenibile e della stagionalità, per portare sulle tavole della gente ingredienti sani con i quali creare piatti gustosi. Ad arricchire l'offerta sono le serate luxury fish I Love Ostrica.

 
Ci parli dei suoi prodotti più particolari e del progetto I love Ostrica.

Tra le nostre prelibatezze ci sono il caviale Beluga, pregiatissimo e dal sapore delicato, le percebes della Galizia, una vera rarità da provare, l'aragosta reale. Ma sono soprattutto le ostriche la nostra specialità, ne forniamo di varie qualità, accompagnando chi le degusta in un percorso sensoriale che ci ha ispirato l'ideazione di I Love Ostrica.

Si tratta di un evento che coniuga il prodotto freschissimo all'eleganza di location capaci di avvolgere il pubblico in un'atmosfera unica. L'obiettivo è quello di trasformare la serata in un evento in cui il cibo comunichi un mondo fatto di emozioni capaci di coinvolgere tutti i sensi, all'insegna dell'eleganza, della sensualità, della voglia di divertirsi. In locali alla moda, location di lusso o giardini all'aperto arredati con stile, I Love Ostrica porta la freschezza del pesce e il gusto sofisticato delle ostriche in aperitivi o cene creati appositamente per un pubblico attento e selettivo. Un pubblico che non si accontenta di assaggiare, ma degusta il prodotto cercandone caratteristiche e peculiarità. Tante le serate organizzate sino ad oggi in tutta Italia, tante le persone conosciute, le fotografie scattate, le novità introdotte.

 
Quali sono i problemi e le difficoltà maggiori che deve affrontare un piccolo produttore come lei in tempi dove, e' vero che c'è più possibilità di informarsi e la consapevolezza verso la qualità e' aumentata, ma dall'altra parte ci sono più concorrenti che giocano al ribasso?

Non è facile, occorre fare scelte coraggiose. La nostra è stata quella di puntare sulla qualità, con prodotti selezionati con cura e assolutamente garantiti. Continuiamo inoltre sempre a cercare nuove idee per intercettare i gusti e le esigenze di un ampio pubblico, ci piace sperimentare e ampliare le nostre prospettive. Siamo inoltre convinti che il cibo si possa legare a numerose altre tematiche ad esso connesse e tutte da esplorare.

 
Partecipando ad Arte Accessibile Milano che e' una fiera d'arte, qual'e il messaggio che il rapporto tra cibo e arte trasmette?

La risposta è tutta racchiusa in I Love Ostrica: i nostri eventi non sono solo degustazioni, ma diventano un veicolo per comunicare tanto altro. Il bello, l'elegante, il ricercato. Il cibo non è solo fine a se stesso. Il modo in cui lo si presenta, lo si cucina, lo si assapora lo trasformano in arte. Un'arte alla portata di tutti, eppure noi tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guidi alla scoperta di gusti e sensazioni che non conosciamo ancora. Un'unione perfetta sempre aperta a sperimentazioni.