STAY COOL. BE SOCIAL.

domenica 4 dicembre 2011

A DAY WITH | Stefania Turato. Spirito diVino e alma flamenca


"Lavorare nel mondo del vino è un ottimo modo per unire piacere e dovere. Il vino è fantasia."
Se il vino è un’Arte, il suo critico si chiama Sommelier. 

Stefania Turato, classe 1971, è un'esperta del mestiere. Miglior Sommelier di Lombardia 2009, ha guadagnato il secondo piazzamento nel Concorso Nazionale Fisar 2011 e attualmente si occupa dello sviluppo della Fisar - Federazione Italiana Sommelier - di Milano.
Nessuno meglio di lei potrebbe darci preziosi suggerimenti e consigli su come gustare al meglio il “nettare degli dei”. 

Noi l'abbiamo intervistata e fotografata durante le sue ore di lavoro al 7° Piano presso l'enoteca YN Vineria La Rinascente di Milano, a due passi dal Duomo.
Ph by MARLA LOMBARDO




Come hai iniziato ad interessarti del mondo del vino? E come è nata la tua passione per la professione Sommelier?
Sono entrata nel mondo del vino nel 1992 per una azienda vitivinicola veneta parlando in inglese e francese. Li ho cominciato il mio percorso di studio per comprendere il vino e nel mio privato il suo matrimonio col cibo. Sensuale. L’incontro di due titani. 
Sono arrivata a Milano per caso, e per passione lavoro in negozio YN VINERIA alla Rinascente al 7° piano. 

Ora che è qualche anno che conosco il vino, mi rendo conto che arriva dal piacere di riconoscere i profumi e gli odori, che porto fin da bimba.






Che rapporto c’è, o dovrebbe esserci, tra il cliente e la figura del Sommelier?
Il Sommelier avvicina un produttore di vino. Perché il Sommelier il suo vino lo ha cercato o lo ha degustato e ha visitato l’azienda o può raccontare l’area da cui proviene il vino, questa forma d’arte che lega l’uomo produttore alla natura seguendone i ritmi, il Sommelier la traduce.


Secondo te quale futuro avrà la figura del sommelier?
La figura del Sommelier avrà due ruoli. Il primo quello impeccabile del servizio, dove rende onore al vino nei movimenti silenziosi, precisi e rassicuranti in ristorante. La seconda è quella del comunicatore del vino, l’aggancio tra la territorialità ed il canta storie vere.

Il cliente deve entrare grazie al sommelier in un altro mondo… Il magico mondo di Paul!!!



Qual è, secondo te, il vino italiano più versatile, quello che si adatta a diversi pasti? 
Posso dire quello che piace a me. Io adoro il vino bianco. Secco, fresco vivo, con grandi mineralità. Alcuni esempi: Soave, Verdicchio di Jesi ha grande longevità, e lo Champagne in primis che va bene su tutto! E veramente su tutto! Ci siam capite no? 




Preferisci i vini italiani o quelli francesi? 
E’ bello giocare col vino. Io sono curiosa e non riesco a stare con un solo vino sulla tavola. Cominciamo almeno con una bollicina, italiana dunque. 
La stessa domanda fatta ad un francese? Una mia cara amica francese ha detto: “ sono fortunata perché sono una francese che parla di vini italiani!




Quali sono invece le altre realtà vinicole importanti in Europa? 
Francia per storicità, Portogallo per curiosità, Spagna Jerez per passione!



Ci consigli un buon vino da aperitivo? 
Torno dunque al mio amato bianco. Bollicina italiana o francese. Ottimo il Prosecco Vecchie Viti di Ruggeri & c. a Valdobbiadene, intenso, fragrante.
Altri due nomi: Monterossa Franciacorta, ricco di profumi in continua evoluzione nel bicchiere. Fantastico per il mio naso! Me l’ha fatto assaggiare l’amico Luca. Ricordarsi sempre di comperare i Magnum che si conservano meglio e sono due bottiglie. Quel che ci vuole per una cena ben riuscita. 
Un rosso unico. Syrah di Cascina Colombarola, un vino destinato a diventare grande grande come il suo grande grande produttore. Poche bottiglie. Solo per intenditori. Mi riferisco a quel susseguirsi di profumi nel bicchiere che ti tiene a conversare con il vino… Devo stargli distante altrimenti la cantina sarebbe vuota perché lo berrei tutto!


Quale è il tuo vino preferito? 
Il mio vino preferito è quello che mi emoziona e si fa ricordare! Come un uomo che hai amato e che poi … Ha sposato un’altra… ahahahahahhah



Cosa consiglieresti a coloro che sono curiosi e che hanno una forte passione per il vino?
Senza alcun dubbio, di iscriversi subito ad un corso per diventare sommelier! Parte infatti il 25 gennaio a Milano al Palazzo delle Stellilne al n. 61 il prossimo corso! Venghino Signore e Signori, venghino! C’è davvero da divertirsi e da bere bene. Molto importante di questi tempi. Il consumatore è educato all’acquisto e non incappa in cattive sorprese.
Organizziamo banchi di assaggi per offrire ai milanesi ottime situazioni. A marzo ... Forse. 
Se qualcuno vuole dare il proprio contributo di CO-WORKING per il nostro sito che ha bisogno di freschezza, si faccia avanti. C'è da fare e molto...


Cosa è Stefania fuori dal lavoro? 
E’ spirito divino e alma flamenca! Non solo il vino inebria i miei sensi... Anche la danza, il flamenco in particolare. Per me il Flamenco è un atto di vita. E' linguaggio, poesia, musica, è canto profondo e magico. E' il mio modo di vivere e di "degustare" la vita!






Nessun commento:

Posta un commento