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giovedì 28 aprile 2016

INTERVYOU. Nel privé con Sabrina Querci, intervistata da Marla Lombardo.

Photographer Credits Francesco Cascavilla, Styling Gabriele Papi 

Elegante, passionale, cinicamente ironica. Questo è quello che mi viene subito in mente se penso alla mia ospite.


Un nobile intelletto ed una personalità travolgente che ha il pregio di saperla trasmettere a chiunque le stia accanto.
Personalità onnivora, oserei dire.
Lei si nutre di tutto: di arte, di moda, di poesia, di luoghi, di gente e di vita.

C’è in lei una specie di indomita ferocia perpetuamente in lotta con l’ordine accettato delle cose che fa lei desiderare di creare all’istante piuttosto che aspettare pazientemente, rendendola, di conseguenza, intollerante alle restrizioni.
Ha in sé una bellezza iperuranica tutta sua, più potente di quanto le parole e le azioni possano comunicare.

Sum ergo Flash. Eccola immortalata, in tutta la sua presenza vibrante, in qualche scatto famoso o semplicemnte in qualche happening esclusivo, circondata da designer, fotografi e artisti della sua rete infinita di contatti, di idee e di sinapsi. Ovvero le Q.Connections.

Sabrina Querci è l'ospite di INTERVYOU, il privé di Untitled Magazine. 

ph: Andrea Varani, il primo composit

Photographer Credits Mustafa Sabbagh per Davide Bazzerla


Sabrina “musa” si nasce o si diventa? 
Si diventa per elezione.
Se io dico “iperuranio”, tu dici…
Casa.
Cos'è per te l’originalità?
Facendo delle citazioni “L’originale non è quello che non imita nessuno, ma quello che nessuno può imitare. E’ colui che fa ogni giorno qualcosa che nessun altro sia abbastanza stupido da fare. E’ brutto per la mente fare continuamente parte dell’umanità.”

Chi riconosci come tuoi simili?
Tutti quelli che sono aperti a nuovi confini in qualsiasi ambito.
Quali sono state le tue collaborazioni più importanti?
Quelle che mi hanno arricchita intellettualmente, umanamente, spiritualmente. In trenta anni di attività sono tantissime e in vari ambiti, ne cito qualcuna dimenticandone sicuramente molte altre. Vanessa Beecroft a cui  ho prestato il mio corpo, Nigel Coates amico e grande designer , John Maybury regista e continua ispirazione cerebrale, uno degli uomini che adoro di più per cultura ed ironia. Liborio Capizzi altra fonte di ispirazione, con cui collaboro anche con la mia agenzia Q.Connections,  Gianpaolo Barbieri che mi ha fotografata, Matteo Garrone che mi ha permesso di trascorrere dei bellisimi giorni ad Ariccia in un tale of tales ma soprattutto tutti i giovani e nuovi talenti in erba che chiamo i miei bimbi, che mi danno energia e linfa vitale, ultimo in ordine di tempo Michele Chiocciolini che mi ha voluta come testimonial  per la sua linea di borse.

ph: Giampaolo Barbieri per Raphael Lopez
ph: Michele De Andreis per Gentucca Bini
Tra le tue varie città, in cui hai vissuto, lavorato, amato, mangiato, ce n’è un cui sei più legata, diciamo per “affinità elettive”?
La ricchezza di cui vado più fiera, è quella di sentirmi a casa in ogni città in cui ho vissuto. Creo radici e legami che rimangono solidi negli anni per questo sono legata a Londra come a Livorno,  a Prato come a Parigi o Milano, a New York come a Firenze.  Se però devo pensare all’Eden la mia mente va ai gamberi rossi di Mazzara del Vallo da mangiare in riva al mare alla Riserva dello zingaro.

Come giudichi il paese Italia in genere?
Amo l’Italia per il cibo, i sentimenti, la cultura, la passionalità, le radici gli amici, la famiglia, l’arte e lo stile ed è per questo che ci sono tornata, la amo anche per le sue contraddizioni ed i suoi difetti.

E a Milano, dove vivi e lavori, che scena vedi? cosa sta succedendo in questa città?
Grande fermento, voglia di novità, il motore di ricerca per la partenza di una nuova Italia.

performance "TDF" Thomas De Falco

Thomas De Falco performance Museo Marino Marini, Firenze
performing for Vanessa Beecroft's VB74 MAXI Roma

Cosa accadrà in futuro? Cosa è scritto nell’agenda di Sabrina?
Ho tanti progetti aperti ed in evoluzione: un film in uscita “Babylon Berlin” girato lo scorso anno a Berlino con Stefano Garrone,  sarò mamma nel film di Andrea Zingoni “Sono angelica voglio vendetta” che tratta di un tema che mi sta particolarmente a cuore ma che per il momento non posso svelare e soprattutto seguirò le Q.Connections occupandomi della prossima fashion week e di alimentare le connessioni che porteranno a nuove e stimolanti collaborazioni.
Tre aggettivi che ti rappresentano, o ti definiscono.
Coscientemente incosciente, estremamente accogliente, cinicamente ironica.
Qual è il tuo motto?
Chi non lavora non fa l’amore.
Ed il tuo vizio preferito? O hai solo virtù?
La fiducia nella gente.
Che cosa ami di più?
I flash.
Qual è la tua più grande paura?
Essere dimenticata.

Riccardo Bagnoli per Buio Reale
La tua coscienza è più apocalittica o più integrata?
Integralittica.
Cosa fa Sabrina quando non è “Sabrina Querci”?  Come trascorri i tuoi giorni, e, soprattutto, le tue notti?
Cambia costume e cerca di raggiungere l’iperuranio.

Lacrime di Gioia" ph: Marco Pratali

ph: Martina Giachi performance by Gabriele Papi per Culinary Couture Pitti Immagine 88





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