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mercoledì 6 dicembre 2017

INTERVYOU. Nel privé con Luca Melilli, intervistato da Marla Lombardo.


Una personalità creativa e onnivora, permaloso quanto basta ma sincero.
Quando si mette in testa un’idea, e sa che è quella giusta, difficilmente puoi contraddirlo.
Ma è così chi difende l’originalità e la perfezione. 
 
Il suo rapporto con la vita lo definirei "una bellissima storia d'amore”.
A lui, in effetti, dicono tutte di sì.

La passione è la qualità che lo contraddistingue, nel lavoro, negli affetti, nelle cose belle.

Luca Melilli è l'ospite di INTERVYOU, il privé di Untitled Magazine 




Premesso che pretendo risposte che vanno in profondità, e non in lunghezza, chi è Luca Melilli?
Luca Melilli è un professionista serio e affidabile. Un amico presente e puntuale. Un uomo estroverso e testardo. Un compagno orgoglioso e sincero. Un bambino mai cresciuto, però, che non ha mai smesso di sognare.


Luca designer si nasce o si diventa?
Designer si diventa; tuttavia un’attitudine alla creatività è indispensabile. E, ovviamente, tanto tanto sacrificio mosso dalla passione.


Quando hai cominciato ad approcciarti al meraviglioso mondo del Wedding, come è nata questa tua
passione o qual è stata la spinta per cominciare?
Era il 2006 e, per un esperimento universitario, misi all’asta la mia fronte su ebay come spazio pubblicitario per le aziende (google ndr) e fui addirittura invitato da Maurizio Costanzo in una puntata dedicata ai “nuovi mestieri”. Lì conobbi un wedding planner, il resto è storia…





Se io dico “Immaginazione”, tu dici…
Usare le posate e avere immaginazione sono le uniche qualità che ci differenziano dagli animali. È l’immaginazione che mi consente di creare, inventare, capire…


Cos'è per te la Bellezza?
La bellezza è equilibrio di forme, armonia di colori; la bellezza è anche il rigore della giustizia e la gratuità del perdono.



Chi riconosci come tuoi simili?
I miei simili sono coloro con i quali condivido scelte, tempo, lavoro, amicizia.


Quali sono state le tue collaborazioni più importanti?
Sicuramente aver collaborato al G7 per il Presidente Trump è stata l’esperienza più “surreale”, quasi unica. Poi anche il Taormina Film Festival mi ha dato grandi soddisfazioni e la cena di gala Telethon a Roma lo scorso ottobre; tuttavia ogni piccola collaborazione, per me, è uno scrigno da custodire, un tassello che si aggiunge al disegno della mia vita professionale.

  

Secondo te, cosa ci definisce? Ciò che siamo o ciò che facciamo?
I biologi dicono che noi siamo quello che mangiamo; i sociologi affermano che siamo quello che facciamo. Io credo che noi siamo quello che leggiamo.


Come giudichi la SICILIA in genere, che scena vedi?
La Sicilia è come quella sposa eterea, bellissima, vogliosa, colta ma che ha bisogno di grandi e forti attenzioni per scatenare in noi sempre nuove emozioni.


Cosa accadrà in futuro? Cosa è scritto nell’agenda di Luca?
Il futuro non ci appartiene ancora; i progetti sì. Credo che finirò delle collaborazioni di lavoro già in corso d’opera. Ne sentirete parlare presto, molto presto. Una data, comunque, è già scritta nell’agenda: 15 settembre 2018, il giorno del mio 40° compleanno!


  

Qual è il tuo motto?
Il mio motto: se mi giudico credo di valere poco; se mi confronto credo di valere moltissimo.


Ed il tuo vizio preferito? O hai solo virtù?
Il mio vizio preferito in assoluto è la voglia di viaggiare. La mia virtù più grande è avere scelto grandi amici. Nessuno, del resto, è perfetto…


Tre aggettivi che ti rappresentano, o ti definiscono.
Permaloso, brillante e puntiglioso. Ovviamente prima di risponderti, ho fatto un sondaggio tra i conoscenti …








Che cosa ami di più?
Amo di più la ricerca della scoperta, sia essa un luogo esotico, un lavoro da trasporre in una location, un nuovo sapore. E poi su tutto la mia famiglia, non riuscirei a farne a meno…


Qual è la tua più grande paura?
Fino a poco tempo fa avrei risposto la paura di essere inadeguato in determinate circostanze, oggi mi sento di dire che la mia più grande paura è quella di essere potente al di là di ogni misura. È la nostra luce, e non la nostra oscurità, ciò che più ci spaventa.


Che cos’è per te “essere estremo”?
Sembrerebbe un controsenso ma essere se stessi è ciò che di più estremo possiamo permetterci. Noi, con tutti i nostri difetti e i nostri pregi, senza convenzioni, senza maschera alcuna. Punto!

 

Cosa fa Luca quando non è “Luca Melilli”? Come trascorri i tuoi giorni, e, soprattutto, le tue notti?
Luca non smette mai di essere Luca Melilli. In ogni aspetto della mia vita metto sempre un po’ di me, dal lavoro ai rapporti sociali, dalla famiglia agli amici. Mi sento di dire, piuttosto, che quando svesto i panni di Luca Melilli Wedding Designer, con piacere, mi trasformo in Luca Melilli l’amico. Il mio lavoro, purtroppo o per fortuna, non mi lascia molto tempo libero. Quando per gli altri è festa, il weekend ad esempio, per me è lavoro. Quando per gli altri estate è sinonimo di ferie, per me è sempre lavoro. Ecco perché amo a dismisura i miei amici: con loro,  che sia novembre, gennaio o agosto, è sempre estate. Oggi non so se le notti brave mi appartengano ancora, di sicuro sto bene davanti ad un aperitivo mentre godo delle chiacchiere delle persone che più amo…


 


 Se volete sapere di più su Luca Melilli, seguitelo nei sui canali social...

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